Dal 28 GENNAIO 2012 PRESIDIO DEI GIOVANI AGRICOLTORI

In collaborazione con Coop. Agricoltura Nuova  Territorio Roma  Co.Br.Ag.Or  CIA  AIAB  Co.R.Ag.Gio
Dal 28 GENNAIO
in VIA ARDEATINA ANGOLO VIA G.A. SARTORIO
PRESIDIO DEI
GIOVANI AGRICOLTORI
DA CHI VUOLE VIVERE DELLA SALUTE DELLA TERRA
ALCUNE IDEE SULLA SALVAGUARDIA DEGLI SPAZI VERDI
DA TERRE DI COMPENSAZIONE
A PARCO AGRICOLO URBANO
come investire sulla gioventù che si rimbocca le maniche: perché?
Per la salvaguardia sostenibile del territorio
Per l’occupazione
Per il miglioramento dei servizi al cittadino (assistenza sociale in contesti inclusivi, educazione ambientale filiera corta e cibi di qualità per gli abitanti urbani, fattorie didattiche e sociali)
Per spazi ricreativi, associativi e culturali a contatto con la natura
Tutto questo attraverso
Partecipazione
Sostenibilità ecologica
Agricoltura sociale
Salvaguardia ambientale e sostenibilità economica
Multifunzionalità degli spazi
Vorremmo, in questo percorso, essere accompagnati dalla cittadinanza locale e dalle istituzioni. Per questo motivo, durante tutto il periodo del presidio e oltre saremo a disposizione e cercheremo attivamente il confronto con tutti coloro che, come noi, sono interessati al futuro degli ultimi scampoli di verde all’interno di Roma. Ciò che chiediamo è che le terre di compensazione vengano destinate ad uso agricolo e che vengano assegnate in concessione gratuita a soggetti agricoli che, autosostenendosi, si occupino di salvaguardarne il pregio ambientale, paesaggistico, archeologico e sociale senza finanziamenti pubblici.
HYPERLINK “mailto:presidiogiovaniagricoltori@gmail.com”presidiogiovaniagricoltori@gmail.com HYPERLINK “http://www.facebook.com/presidiogiovaniagricoltori”www.facebook.com/presidiogiovaniagricoltori
twitter: RomaAgricola
DA TERRE DI COMPENSAZIONE A PARCO AGRICOLO URBANO
Il presidio delle terre – terre di compensazione sotto la gestione del comune di Roma, il comune agricolo più grande d’Europa – è un gesto atto a manifestare le necessità di giovani disoccupati che, vicini alla terra, della terra vogliono vivere.
Per il singolo, si parla di occupazione, reddito, continuità lavorativa, orgoglio, identità, futuro… quando poi singolo più singolo più singolo si trovano insieme a parlare delle necessità della comunità, allora entrano in gioco la valorizzazione del paesaggio, la tutela del territorio, l’utilizzo sostenibile delle risorse, la sovranità alimentare, la qualità della vita, nuove politiche economiche ed assistenziali, lo sviluppo urbanistico della città…
Affidare queste terre ai giovani agricoltori significa garantirle per la comunità presente e per quelle future nella forma di prodotti agricoli sani, di paesaggi salubri in cui passeggiare, di biodiversità da conoscere, di luoghi inclusivi che permettono l’inserimento di tutti. Affidare queste terre a noi, significa darci modo di produrre, in maniera integrata, beni privati e beni pubblici, beni ambientali, beni sociali e beni culturali. Una situazione da cui tutti, singolo, comunità e istituzioni, usciranno vincenti.
Veniamo ora, in pochi tratti, a delineare quelle che saranno le nostre linee guida:
Partecipazione
Agricoltura sostenibile
Multifunzionalità
Agricoltura sociale
Salvaguardia dell’ambiente e sostenibilità economica
Questi saranno i cardini di un progetto volto a raggiungere l’obiettivo di
Assicurare la conservazione e la gestione sostenibile di risorse verdi urbane garantendole contro gli interessi privati e la pressione edilizia.
Utilizzare le aree verdi interne o a stretto contatto con l’area urbana per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini sotto i molteplici aspetti della vivibilità, dell’occupazione, dei servizi.

Tutto questo, potrebbe trovare spazio in un parco agricolo urbano, ovvero uno strumento di governo del territorio in grado di relazionare e ricongiungere il piano agroambientale, produttivo, ricreativo, storico e sociale – in città. In questo modo, tutti coloro che vivono, lavorano o frequentano l’area potrebbero usufruire di uno spazio verde produttivo che migliora l’ambiente locale, urbano e sociale. Infatti, nei terreni concessi in affidamento noi potremmo sviluppare, in ordine sparso

produzione agricola * allevamento * filiera locale partecipata * ricezione alberghiera * ristorazione * sport *attività ricreative per il tempo libero * catering ecologici * turismo responsabile * servizi di assistenza in sussidio alle ASL * opportunità di inserimento sociale e lavorativo * fattoria didattica * orti sociali * vita culturale * corsi professionali * rapporto sinergico con la  Città dell’Altraeconomia * sviluppo e ricerca energie alternative * bioedilizia * agricoltura bioenergetica * recupero e conservazione del patrimonio genetico * biodiversità agricola * riforestazione * sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica
progetto a cura della Coop. Pisacane
per info e interviste: Carlo Patacconi – Paolo Ramundo – Paolo Menichetti – 3336984886